L'ANORESSIA NERVOSA APPROFONDIMENTI

L'anoressia nervosa è notevolmente diffusa tra gli adolescenti, ma non solo, tanto da essere considerato un disagio tipico della società attuale; colpisce prevalentemente le ragazze, una su cento, mentre solamente un ragazzo su mille diventa anoressico.
Al centro della sintomatologia è il cibo, la cui assunzione viene drasticamente ridotta e spesso regolamentata da rituali ossessivi, che testimoniano dell'importanza assegnata al cibo o meglio del potere tirannico che esercita su queste persone che si sentono a loro volta spinte ad esercitare un controllo assoluto sul bisogno di nutrirsi. A volte si alternano attacchi di bulimia, che si svolgono prevalentemente di nascosto, sotto forma di abbuffate solitarie dove più che il piacere della gola viene soddisfatto l'impulso a riempirsi fino a stare male: solitamente l'episodio bulimico si risolve nel vomito provocato o nel ricorso ai lassativi.
La problematica anoressica è legata al corpo e alla sua immagine, così celebrato sui media, un corpo che si vorrebbe perfetto ed etereo e a cui si nega la sensualità, negli aspetti propriamente carnali, esibito nella sua perfezione priva di bisogni e di desideri, un corpo allo stesso tempo esaltato e negato.
Ma il fenomeno anoressico è anche qualcosa di estremamente complesso e variegato, che non si può ricondurre ad un unico quadro patologico, né ad un unica struttura di personalità dell'adolescente e dei suoi genitori per esempio, come a volte si può essere tentati di fare. Ferma restando, quindi, la diversità individuale nel declinare la tentazione anoressica, si possono individuare dei denominatori comuni.
L'anoressia è facilmente riconoscibile nelle sue manifestazioni più tipiche: la consistente perdita di peso, i rituali ossessivi relativi all'alimentazione, la preoccupazione immotivata di ingrassare contro ogni realistica evidenza, l'iperattività, la scomparsa delle mestruazioni. La giornata può trasformarsi in un tour de force senza sosta alla ricerca frenetica del consumo del maggior numero di calorie possibile e si rifugge da qualsiasi momento di piacere e distensione, in un esasperato desiderio di organizzare e controllare tutto.
Le persone che soffrono di anoressia sono spesso perfezioniste e nello stesso tempo vulnerabili, brillanti e intelligenti sono estremamente motivate a piacere agli altri e a riuscire, per esempio negli studi e nello sport, ma non sono mai paghe dei propri risultati né soddisfatte della propria immagine e tradiscono così una profonda insicurezza. L'ammirazione degli altri è ricercata e desiderano primeggiare, mentre non sopportano i conflitti e le critiche. C'è quindi un grande divario tra l'immagine che appare all'esterno e la propria realtà interna: bravissime e molto attive, ma di fronte ai conflitti, quelli connessi alla pubertà per esempio, si sentono vulnerabili e incapaci di far fronte a una minaccia di fallimento. La condotta ascetica, che comporta il rifiuto di ogni appetito, sia esso legato al cibo o a qualsiasi bisogno o piacere, dà a queste ragazze un senso di forza e permette loro di recuperare l'autostima.
Una ragazza brillante, attiva, intraprendente si ripiega improvvisamente su se stessa, diventa chiusa e irritabile. Il suo dimagrimento nel giro di poche settimane può superare il 20% del suo peso iniziale.
I sintomi che possono segnalare che non si tratta solo di una semplice dieta ma che la persona è intrappolata in un processo che non controlla più è che non percepisce la gravità del suo stato fisico, ma anzi si vede sempre troppo grassa ed è assillata dalla paura di ingrassare. Paradossalmente non pensa che al cibo, cucina per gli altri mentre i suoi pasti durano molto tempo a causa degli incessanti controlli e selezione degli alimenti. Malgrado ciò la realtà dell'anoressia e la sua gravità sono spesso ignorate dall'ambiente, per la lucidità che appare, il successo scolastico, le giustificazioni trovate e le promesse di riprendere a mangiare.
E' di grande importanza intervenire tempestivamente, prima che il quadro clinico si aggravi, in quanto l'anoressia ad uno stadio avanzato può comportare dei gravissimi rischi per la salute (osteoporosi, alterazioni apparato cardio circolatorio, alterazioni neuroendocrine e metaboliche) ed ha esiti letali nel 10% dei casi. L'anoressia, inoltre, agisce come una sorta di droga e a sua volta provoca danni psicologici che rischiano di cronicizzare non solo la condotta alimentare, ma anche la restrizione della vita affettiva.
E' sempre consigliabile affrontare il problema in maniera chiara ed esplicita, cercando un aiuto competente esterno alla famiglia. La maggior parte delle adolescenti anoressiche, infatti, riesce a recuperare un peso e un'alimentazione accettabili e a normalizzare il ciclo mestruale.
Il trattamento dei quadri anoressici deve svolgersi su vari piani integrati: quello medico-nutrizionale, quello della condotta alimentare, quello dei problemi psicologici individuali e quello del funzionamento familiare.
Si tratta di far sì che queste persone, oltre che recuperare un adeguato peso corporeo, possano ritrovare un equilibrio psicologico che dia spazio al piacere e alla soddisfazione personale senza dover pagare il prezzo della rinuncia in altri ambiti e che possano riuscire a vivere meglio nello scambio e nella condivisione con gli altri.
Anoressia nervosa
approfondimenti
BED - Binge Eating Disorders
approfondimenti
Bulimia nervosa
approfondimenti
Centro DCA Monza
centro clinico per la cura dei DCA Monza
Info e contatti
info@fondazionemariabiancacorno.org
Sede legale
Via Bartolomeo Zucchi, 1 - Monza
Sede Operativa
Via Umberto Giordano, 7 - Monza